Gatto
Nell’ultima rubrica parlammo dell’ ❞𝐚𝐮𝐭𝐨 𝐝𝐨𝐦𝐞𝐬𝐭𝐢𝐜𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞❞ 𝐝𝐞𝐥 𝐥𝐮𝐩𝐨 𝐜𝐡𝐞 𝐩𝐨𝐢 𝐡𝐚 𝐩𝐨𝐫𝐭𝐚𝐭𝐨 𝐚𝐥𝐥𝐚 𝐧𝐚𝐬𝐜𝐢𝐭𝐚 𝐝𝐞𝐥 𝐜𝐚𝐧𝐞.
E il gatto? Se avete un gatto e un cane, avrete sicuramente notato le differenze nel loro rapportarsi con l’uomo.
Oggi vi spiegheremo come gatto e cane siano simili, ma in realtà molto diversi nel loro comportamento!
Lo sapete che prima del «gatto domestico» esisteva soltanto il «gatto selvatico»?
Il gatto selvatico comparve nel Paleoartico occidentale più di 2 milioni di anni fa.
Sulla Terra ne esistevano due varianti di 𝘍𝘦𝘭𝘪𝘴 𝘴𝘪𝘮𝘪𝘭𝘪, ma con caratteristiche leggermente diverse nel mantello: il 𝑭𝒆𝒍𝒊𝒔 𝒔𝒊𝒍𝒗𝒆𝒔𝒕𝒓𝒊𝒔 𝒔𝒊𝒍𝒗𝒆𝒔𝒕𝒓𝒊𝒔 che viveva in Eurasia, Africa settentrionale e Italia peninsulare e il 𝙁𝙚𝙡𝙞𝙨 𝙡𝙮𝙗𝙞𝙘𝙖, che popolava la maggior parte dell’Africa.
Il gatto domestico derivò proprio dai gatti selvatici dei territori africani: fu infatti in queste regioni che circa 12.000-10.000 anni fa il 𝙁𝙚𝙡𝙞𝙨 𝙘𝙖𝙩𝙪𝙨 entrò in contatto diretto con l’uomo.
In seguito, grazie alla loro abilità a cacciare roditori, ratti e topi furono particolarmente apprezzati, soprattutto nell’Antico Egitto, dove iniziò a diffondersi e dove i gatti cominciarono a essere venerati, addirittura come vere e proprie divinità.
Ma è possibile affermare che il gatto è un animale domestico come il cane..?
Il gatto, al contrario del cane nella sua evoluzione dal Lupo, non sembra aver subito sostanziali mutamenti sia dal punto di vista anatomico che dal punto di vista comportamentale: le dimensioni dal suo antenato selvatico, sono rimaste per lo più le solite, mentre nei confronti dell’uomo, continua a manifestare un atteggiamento difficilmente remissivo, non riconoscendolo mai come il suo capo branco, ma piuttosto come un suo “simile”, un compagno di gioco, con il quale condividere l’ambiente domestico della casa.
Questo perché il gatto era e resta un “felino” e come tale ha mantenuto le sue caratteristiche di predatore indipendente, che non ha bisogno di vivere in un branco.
Ecco perché, nel caso del gatto, a differenza del “cane domestico” si può parlare di “gatti ammansiti” e non di “gatti domestici”!
E il vostro “gatto ammansito” come si comporta con voi? Vi ha mai portato un topolino in dono? Sappiate che se lo ha fatto, non è per manifestarvi la propria gratitudine, ma piuttosto per dimostrarvi che è e rimane sempre un abile predatore!
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